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Lo switch off TV del digitale terrestre è stato rimandato di alcuni mesi, una decisione presa dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) per offrire più tempo ai consumatori e alle aziende per l’aggiornamento tecnologico e infrastrutturale. Per adeguarsi al nuovo standard, dunque, sarà possibile usufruire di una maggiore flessibilità, per orientarsi sul mercato e scegliere un TV compatibile con il nuovo digitale terrestre adatto alle proprie esigenze.
All’interno del nostro magazine online abbiamo già spiegato nel dettaglio come funziona il nuovo digitale terrestre, indicando tutte le informazioni utili sul passaggio al formato al DVB-T2 HEVC Main 10. In questa guida invece forniamo un aggiornamento completo e approfondito, per conoscere le nuove date dello switch off previste dalle Istituzioni e capire come verificare se il TV è compatibile con questo nuovo protocollo.
Le nuove date dello switch off TV
L’inizio del nuovo digitale terrestre è stato posticipato rispetto alle date individuate inizialmente, rinviando il primo passaggio dal formato di trasmissione MPEG2 al più avanzato MPEG4 originariamente previsto per il 1° settembre 2021. Questa operazione preliminare per lo switch off TV è stata fissata per il momento al 15 ottobre 2021, quando comincerà lo spostamento delle prime trasmissioni TV al nuovo standard.
Il processo sarà graduale, portando alla dismissione delle trasmissioni proposte con codifica MPEG2 entro il 2021, sebbene per ora non siano state concordate date ufficiali per l’abbandono di questo formato. Il secondo passaggio, invece, con l’introduzione definitiva dello standard DVB-T2 avverrà dal 1 gennaio 2023, con un proroga di 6 mesi rispetto alla prima data del 30 giugno 2022.
Quali sono le differenze tra DVB-T e DVB-T2?
Il digitale terrestre ha rappresentato una vera e propria novità per le trasmissioni televisive, avviando un lungo e complesso processo di digitalizzazione, passando dall’analogico al digitale per usufruire di una maggiore qualità audio/video, una copertura superiore e la disponibilità di più contenuti. Per questa tecnologia in Europa è stato scelto lo standard DVB-T, un protocollo tecnico armonizzato tra i vari Paesi dell’Unione Europea gestito dal consorzio DVB Project (Digital Video Broadcasting).
Con l’evoluzione tecnologica è stato messo a punto il nuovo standard DVB-T2, una soluzione più innovativa e performante per le nuove trasmissioni digitali televisive. Questo formato permette di gestire più canali con le stesse frequenze grazie all’ottimizzazione della banda utilizzabile. Inoltre è possibile trasmettere canali in alta definizione con una qualità di risoluzione elevata, incrementare la copertura e rendere l’intero sistema più efficiente e accessibile.
Per quanto riguarda le differenze tecniche, il DVB-T utilizza gli standard di compressione MPEG2 e MPEG4 e la tecnologia OFDM per la modulazione delle frequenze, mentre il DVB-T2 usa il sistema di compressione MPEG4 o il più performante HEVC Main 10 (scelto in Italia per il passaggio definitivo a fine ciclo switch-off) e la tecnica CODFM per la modulazione dei segnali. In termini pratici il nuovo standard DVB-T2 consente di gestire la trasmissione di dati più qualitativi come HD e 4K grazie alla maggiore compressione ed efficienza del segnale e supporta servizi interattivi di nuova generazione e canali in alta definizione.
Nuovo digitale terrestre: come verificare se la TV è compatibile?
Con l’ultimo rinvio ci sarà più tempo per acquistare un televisore moderno, un dispositivo aggiornato con le nuove tecnologie di codifica delle trasmissioni televisive. Prima di tutto è importante verificare la compatibilità con il nuovo digitale terrestre del proprio televisore, per controllare se l’apparecchio presente in casa supporta questi sistemi oppure se è necessario cambiarlo con un modello di ultima generazione.
L’operazione è semplice, infatti basta sintonizzarsi su un canale in alta definizione (i canali dal 501 in poi), oppure controllare la scheda tecnica del dispositivo. Tuttavia la soluzione più immediata per verificare la compatibilità rimane quella di effettuare un test attraverso i canali di prova 100 o 200: in questo modo se viene visualizzata una schermata fissa blu con una scritta “HEVC 10 Main” significa che il TV è compatibile, altrimenti è necessario sostituire il vecchio televisore o acquistare un decoder DVB-T2 omologato.
Come capire se il TV è DVB-T2 e quali sono le agevolazioni
Dal 22 dicembre 2018 le aziende della distribuzione sono obbligate a vendere televisori compatibili con il nuovo digitale terrestre, con supporto per lo standard DVB-T2 e il sistema di codifica HEVC Main 10. Tuttavia, quando il proprio TV non è adatto e bisogna comprare un nuovo apparecchio è importante verificare sempre la compatibilità con il nuovo digitale terrestre prima di acquistarlo, per essere sicuri di scegliere un televisore di qualità e in grado di offrire un’esperienza impeccabile con i nuovi canali in alta definizione.
Oggi i prodotti in commercio sono provvisti di apposite certificazioni che aiutano i consumatori, mostrando attraverso una serie di etichette e informazioni che sono compatibili con il nuovo standard DVB-T2 HEVC Main 10, ad esempio come il bollino lativù 4K o le sigle HEVC e DVB-T2.
Per agevolare la sostituzione del TV, sono stati messi in campo due tipi di incentivi. Il primo, chiamato “bonus TV”, prevede un incentivo pubblico di 50 euro per le famiglie con ISEE fino a 20 mila euro a fronte dell’acquisto di nuovi televisori o decoder aggiornati.
Dal 23 agosto 2021 è disponibile anche il bonus rottamazione TV, un’agevolazione che permette di ricevere un incentivo fino a 100 euro in caso di rottamazione di un vecchio televisore per l’acquisto di un nuovo apparecchio TV. In questo caso si tratta di uno scontro del 20% sul costo del nuovo televisore, con una soglia massima di 100 euro e la possibilità di cumularlo con il precedente bonus TV.
Il vecchio televisore deve essere smaltito in modo idoneo per ottenere l’incentivo pubblico, consegnandolo al venditore al momento di comprare il TV compatibile con il nuovo digitale terrestre, oppure portandolo presso un’isola ecologica e assicurandosi che l’addetto firmi un’apposita autodichiarazione. Il documento, scaricabile dal sito ufficiale del MISE, certifica che lo smaltimento è avvenuto in maniera adeguata, nel massimo rispetto dell’ambiente e delle normative di legge.
TV compatibili con nuovo digitale terrestre: la proposta LG
Se devi sostituire il vecchio televisore con un nuovo modello la gamma di TV LG ti offre il meglio delle tecnologie e soluzioni adatte a ogni esigenza. Ovviamente tutti i prodotti a marchio LG supportano lo standard DVB-T2 e la codifica HEVC Main 10, per garantire la riproduzione in alta definizione delle nuove trasmissioni televisive del digitale terrestre di seconda generazione.
Nel catalogo LG puoi scegliere ad esempio i nuovi TV OLED, per beneficiare di immagini definite e pixel autoilluminanti, con azioni fluide nei contenuti sportivi e una risposta rapida nel gaming, oltre a una struttura con profilo sottile per arredare casa con uno stile unico e affascinante. In alternativa puoi scegliere un TV LG NanoCell™, un dispositivo in grado di assicurare colori puri senza distorsioni e immagini accurate, grazie all’azione filtrante delle nanoparticelle che donano nuova brillantezza e realismo a ciò che vedi.
Tra i televisori LG compatibili con il nuovo digitale terrestre sono disponibili anche dispositivi più accessibili, come le nuove Smart TV Full HD per visualizzare i canali in alta definizione e garantire un adeguato intrattenimento a tutta la famiglia, oppure le Smart TV Ultra HD con funzioni evolute capaci di trasformare in 4K anche le trasmissioni a risoluzione più bassa..
LG è ancora una volta al tuo fianco nella scelta di un TV compatibile con il nuovo digitale terrestre: non ti resta che scegliere quello più adatto alle tue esigenze. Se vuoi, ricordati che LG mette a tua disposizione anche un consulente personale gratuito per aiutarti a scegliere il tuo nuovo televisore. Ti basta collegarti su questo sito e scegliere la modalità di contatto.